La Lingua del Bene

Il Toki Pona è una lingua artificiale, inventata da Sonja Lang dal 2001 e con notevole interesse corrente in rete.

E' un microlinguaggio, il cui dizionario consiste in esattamente 120 parole di base. La grammatica è molto semplificata ma possiede elevata qualità linguistica.

Il primo obiettivo nella progettazione del linguaggio è la semplificazione estrema del parlare, pur mantenendo un alto livello di capacità espressiva. La semplicità è vista come qualità positiva, il meno è meglio del più.

Concetti appena più complessi di quelli di base si possono esprimere con combinazioni di parole di base, riducendo la complessità nelle sue componenti.

Non è scopo del linguaggio esprimere concetti complessi, filosofici o scientifici. Il fuoco spaziale delle espressioni è sulla realtà immediata, il fuoco temporale copre il momento attuale e il perenne. E' molto importante il contesto delle parole.

Il secondo obiettivo è di usare vocaboli e frasi che inducano ad un pensiero positivo, con cui sia facile dire del bene, con onestà, e che evitino pregiudizi.

Il Toki Pona vuole liberare la mente dal rumore della complessità e dei preconcetti. L'ispirazione viene dagli haiku, enunciazione succinta di verità.

La riduzione del numero di vocaboli va insieme con una riduzione a solo 14 lettere deell'alfabeto, con pronuncia fonetica, invariante, e senza eccezioni.

Proprietà del Toki Pona

Le parole provengono da: Inglese, Tok Pisin, Finlandese, Georgiano, Olandese, Francese Accadiano, Esperanto, Croato, Mandarino e Cantonese.

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